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Domenico Spagnuolo

Sculture e Oggetti d'Arte

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BIOGRAFIA

 

 

Nato a Palermo il 28/07/1982.

Vive e lavora tra Polizzi Generosa (PA) e Palermo.

Diplomato di secondo livello (equiparato alla Laurea) in scultura all’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2012.

 

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Dal 2016 è insegnante di "arte ed immagine" presso le scuole secondarie di primo livello in provincia di Vicenza.

Nel 25 Agosto 2017 vi è la prima del suo primo lungometraggio dal titolo "Come i Grifoni" in qualità di Produttore, Regista e Montatore a Polizzi Generosa. 

A partire dal 4 Novembre 2015 viene selezionato per partecipare alla collettiva 18/10 nel nascente museo “muRa” museo d’arte contemporanea di Racalmuto (AG) promosso dall’ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI PALERMO, dal Comune di Racalmuto e dalla Fondazione Leonardo Sciascia.

Il 18 Ottobre 2015 partecipa al “Grenn  recycling  happening” presso  Casa Petraro Art Emotion For Soul a Castelbuono (PA).

Dal   18   Ottobre   al   9   Novembre   2015   partecipa   alla  collettiva “Contemporary Art Exhibition” a Castelbuono (PA).

Nel Luglio 2015 realizza il video musicale "Amuri di terra"  per il gruppo "Mario Cascio e i musicanti".

Dal 05/02/2015 al 13/05/2015 partecipa al concorso “Oltre l’arte” organizzato dalla Mondadori di Palermo ottenendo la critica dal critico d'arte Paolo Battaglia La Terra Borgese.lll

Dal 25/12/2013 al 06/01/2014 realizza al Palazzo Comunale di Polizzi Generosa la sua prima personale in cui espone una porte dei suoi lavori che danno il titolo anche alla mostra "Sculture Luminose".

Nel 2014 partecipa alla fiera di ceramica "Cèramica" a Montelupo Fiorentino (FI)

Nel 2012 realizza l’opera “Beato Guglielmo Gnoffi” commissionatagli dal comune di Polizzi Generosa per il cimitero comunale.

Nel 2011 partecipa a Polizzi Generosa al “Film Festival sul paesaggio” promosso dalla Fondazione G.A. Borgese con il cortometraggio dal titolo “Dulci Amuri”.

Nel 2011 partecipa a Milano all’evento “Recycle Sustainable Exhibition” promosso dall’associazione “Modart”.

Tra il 2010 e il 2011, collabora alla realizzazione delle scenografie per gli spettacoli “Histoire du soldat” e “La storia dell’elefantino Babar” presso il Teatro Garibaldi di P.zza Politeama (PA) all’interno della manifestazione “Musicaingioco”, con il patrocinio della Fondazione Orchestra sinfonica Siciliana, del Conservatorio Vincenzo Bellini e dell’ Accademia di Belle arti di Palermo.

Nel 2010 rende concreta la sua passione per la regia realizzando in collaborazione con Gandolfo Schimmenti, un medio metraggio in dialetto siciliano dal titolo “Storie di un Cuntastorie”.

Nel 2008 partecipa al secondo happening di scultura per l’arredo urbano promosso dal

comune di Finale di Pollina (PA) a cura dell’associazione PolifemoArt.

Nel 2007 all’interno della manifestazione “Agor’Art” (PA) interviene con l’opera “anoressia” alla collettiva “La città in-visibile” a cura di Giusva Pecoraino.

Nel 2006 partecipa al I simposio di scultura di Giardinello (PA) a cura dell’Associazione “Montelepre arte”.

Nel 2004 partecipa al concorso di scultura “La Forma Oltre l’Infinito” promosso dal comune di Milano.

Prende parte a numerose mostre tra le quali, nel 2006 e 2007 prima e seconda edizione della collettiva di scultura “Camminando insieme” a Santo Stefano di Camastra (ME).

Dal 2004 organizza e cura eventi ed esposizioni di giovani artisti siciliani tra cui il simposio “Sculturaut- Arte e Riciclo” (2009) in collaborazione con l’associazione “Radioaut” di Polizzi Generosa.

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Ricerca condotta nell’ambito scultoreo

Espletato il curricolo degli studi storico-estetici e tecnici presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo – percorso fondamentale per la mia formazione teoretica e pratica – negli ultimi anni la mia ricerca si è rivolta principalmente allo studio della  forza comunicativa  propria  degli oggetti  : è mia opinione che gli indumenti e gli oggetti in genere, a dispetto del loro essere privi di anima, riescano tuttavia a suscitare nel fruitore e nell’osservatore attento un’ampia varietà di sentimenti e sensazioni scaturenti dallo specifico contatto con l’uomo. Essi, infatti, si impregnano della persona con cui sono posti a contatto e “parlano” un linguaggio tutto particolare. Una camicia piegata su una sedia o stropicciata su un letto suscita emozioni diverse svelando in qualche modo il carattere di chi la indossa. La mia ricerca tende proprio a far esprimere “le cose” in quanto avvolgono, proteggono, disvelano il soggetto umano. Materiale preferito è la terracotta smaltata (maiolica), che con la sua brillantezza e vivacità di colori, duttile e altresì durevole, sfida il tempo.

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